The King of Fighters XII, per XBox360

Il primo vero salto generazionale!

Per festeggiare il quindicinale dal primo episodio della serie, risalente al 1994, SNK Playmore ha deciso di optare per qualcosa di speciale, volendo dare il giusto peso all’anniversario ricorrente. Da questa intenzione nasce l’idea di The King of Fighters XII, primo capitolo della serie a sbarcare su console next-gen. Questo titolo rappresenta per gli sviluppatori e per i giocatori un punto d’incontro tra gli aspetti tipici della saga, quelli che nel corso degli anni l’hanno sempre caratterizzata e resa celebre nel tempo, e i cambiamenti apportati al lato artistico e grafico, che dovrebbe rappresentare la base per i prossimi capitoli. All’interno di questa congruenza però, possiamo riscontrare diversi dubbi, che ora in sede di anteprima analizzeremo al meglio.

Nuovo hardware, nuovo look

Nato originariamente come mossa offensiva nei confronti dello strapotere Capcom nel genere picchiaduro, decretato dal successo dei primi Street Fighter, The King of Fighters racchiude nel suo cast i principali personaggi delle diverse saghe SNK: Art of Fighting, Psycho Soldier e Fatal Fury, sono solo alcuni dei titoli che all’epoca hanno contribuito, sia nelle caratteristiche del gameplay, sia nel comporre la varietà dei combattenti, alla caratterizzazione del gioco.

La seconda peculiarità che distingueva, e permane tutt’ora, il titolo dagli altri pretendenti al trono, oltre ad un'alleanza simbolica dei precedenti titoli, sono gli scontri 3 vs 3, i cui membri di ciascun party possono essere scelti ad assoluta discrezione del giocatore (mentre nei primi capitoli i team erano prestabiliti, uniformati alla serie d’appartenenza), tra i vari lottatori presenti nel gioco. Su questo punto il passo indietro rispetto alla precedente incarnazione, appare molto forte. A differenza infatti dell'ampia gamma di personaggi che ha “partecipato” al precedente capitolo, circa quaranta, The King of Fighters XII risulta essere composto solo da venti personaggi.

Questo dimezzamento del cast è dovuto all'enorme mole di lavoro che il team di sviluppo ha speso nel ridisegnare ciascun personaggio, ridefinendo ogni modello poligonale con una quantità di frame d'animazione che va dai quattrocento ai seicento. Grazie infatti alle capacità della nuova architettura hardware (Taito Type X2), che va a sostituire la meno performante Atomiswave, che ha accompagnato la serie sin dai suoi albori, i disegnatori hanno potuto dare libero sfogo alle loro capacità.

La scansione annuale della saga non aveva infatti dato adito e modo agli sviluppatori di prendersi il dovuto tempo per aggiornare e modificare il lato grafico dei personaggi, delle arene e l'aspetto esteriore del gioco in generale, mantenendo quindi lo stesso appeal, comunque soddisfacente, dei precedenti capitoli. E le differenze sotto questo aspetto si notano. Le arene sono più vive che mai: uno stadio ghermito di gente con una mongolfiera che galleggia sullo sfondo, è solo un esempio del lavoro di miglioramento effettuato da SNK per questo nuovo episodio.

Squadra che vince non si cambia

Se gli sviluppatori hanno optato per un deciso cambio di rotta per quanto concerne l'aspetto grafico di The King of Fighters XII, allo stesso tempo hanno volutamente mantenuto il medesimo schema di gioco, ormai fissato nella mente degli appassionati della saga SNK. Nonostante ciò, anche in termini di gameplay vanno segnalate alcune novità, in termini di introduzione di features. Le Critical Counter, rappresentano una valida contromossa alle offensive avversarie.

Queste saranno infatti capaci, tramite l'uso di un “pugno forte”, di spezzare l'attacco avversario, a cui potremo poi concatenare una lunga combo di colpi. Altra introduzione, riguarda invece le collisioni: se infatti i due contendenti sferreranno nello stesso istante due colpi della stessa potenza, questi si annulleranno e i lottatori torneranno alle posizioni di partenza, venendo rimbalzati dall'onda d'urto creatasi. Anche le modalità di gioco sono rimaste invariate.

Ad attenderci nel menù iniziale troveremo infatti la classica Arcade, che ci permetterà di intraprendere la storia con il nostro team scelto, e Allenamento, molto utile sia per i neofiti del genere, sia per coloro che hanno bisogno di una rinfrescata alle mosse. Aggiunta molto importante è invece il multiplayer online, che se ottimamente realizzato e adeguatamente supportato dalla software house, potrà rappresentare la vera svolta nel panorama della serie, aumentando fortemente il fattore longevità, ed esportando il prodotto dalla nicchia di “titolo da torneo”.

Tornando sul discorso cast, non è da escludere la distribuzione post-release di alcuni DLC contenenti altri personaggi, in modo tale da ampliare l'esiguo numero di personaggi. In rete sono infatti apparsi artwork di lottatori non annunciati nel gioco, lasciando aperta questa porta.

Chi ne uscirà vincitore?

Nonostante cerchi di ampliare il suo pubblico, aggiornando il lato tecnico alle produzioni attuali, raggiungendo nuovi standard per la serie, The King of Fighters XII mantiene fede alla propria natura, con un gameplay caratteristico, variato solo da saltuarie introduzioni nei combattimenti ed una succosa modalità online. Basterà questa a far uscire vincitore il picchiaduro SNK contro Street Fighter IV?



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