Il mai nato

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view post Posted on 27/2/2009, 18:12
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Sei L'erede di Chuck Norris XD

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Un film di David S. Goyer. Con Odette Yustman, Gary Oldman, Jane Alexander (I), Meagan Good, Idris Elba.

Cam Gigandet, James Remar, Carla Gugino, Rhys Coiro

Titolo originale The Unborn. Horror, durata 87 min. - USA 2009. - Universal Pictures data uscita 27/02/2009.

Casey è tormentata da un incubo premonitore di infausti eventi. Quando le visioni cominciano a manifestarsi anche di giorno la giovane inizia a indagare sul suo passato scoprendo una terribile verità che la riguarda.


Casey è tormentata da un incubo premonitore di infausti eventi. Quando le visioni cominciano a manifestarsi anche di giorno, temendo per la sua incolumità la giovane inizia a indagare sul suo passato e sulla morte della madre finendo per scoprire una terribile verità che la riguarda.

La dimensione parallela, che sia di carattere fumettistico o intesa come universo sospeso tra il mondo reale e quello extra-terreno, è il fil rouge che percorre la filmografia di David S. Goyer, sceneggiatore dei due Batman di Christopher Nolan (nonché de Il corvo 2, Dark City e della trilogia di Blade) e regista del tiepido fanta-thriller The Invisible. Affascinato dai meccanismi genetici e dai misteri della gemellologia, Goyer confeziona uno script che sfugge la scienza per focalizzare l'occulto.

Il mai nato è un horror intricato, sulla falsariga di Ju-on: Rancore, che si svela lungo la narrazione aprendo innumerevoli spiragli e spargendo (in)decifrabili simboli cabalistici. Al centro di una scena vestita di scuro e d'inverno si muove confusa la giovane protagonista, figlia di madre morta suicida e gemella ignara di un bambino che non è mai venuto al mondo. L'attrice Odette Yustman dà alla sua Casey il giusto sguardo spaventato e un corpo tonico (mostrato sovente) pronto ad affrontare il male.

L'eccelso Gary Oldman si libera dalla divisa da alto ufficiale della polizia di Gotham City per entrare in quelli di Sendak, un Rabbino progressista che tenterà di liberare la giovane dalla maledizione che la perseguita.

Se il misticismo ebraico - con i suoi Dybbuk, i suoi libri degli specchi e i suoi amuleti - conduce la trama ai giorni dell'Olocausto, l'esorcismo che viene messo in atto si ispira all'opera di William Friedkin e riaggiusta il tiro sull'horror pur non raggiungendo elevati gradi di tensione.

Sebbene qua e là si odano gli echi lontani de L'esorcista, citato volutamente ma con scarsi risultati, a fare davvero centro è l'accento (cercato o fortuito) posto sul tema della paura. Il concetto del demone che si nutre della paura della sua vittima non può non far venire in mente il flagello del post-11 settembre e i tempi che stiamo vivendo. Forse però questa lettura tra le righe è un po' troppo sgangherata per riuscire a fare de Il mai nato un horror da raccomandare.



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