Esaka.
Se conoscete questo nome forse non avrete neppure bisogno di continuare a leggere, ma soltanto prepararvi all’avvento del nuovo King of Fighters.
Sono trascorsi quasi quindici anni da quando Geese Howard impose il primo torneo di lotta a South Town e oltre mille e ottocento dalla sconfitta del Serpente Orochi, ma il destino di questi eventi non può ancora considerarsi concluso: la rinascita degli otto Ashura, l’apparizione di Goenitz e la distruzione di South Town, sono solo alcune delle tante premesse che ci conducono alla porta di queste due edizioni, rispettivamente chiamate 2002 e 2003.
Separare il gameplay dal contesto di avvenimenti ha davvero poco senso: abbiamo di fronte due giochi che utilizzano uno stile grafico ormai fuori-tempo e pressoché identico, basati su una struttura molto rigida e impietosa che differisce impercettibilmente dall’uno all’altro. Ed è questo il punto: perché tutto questo hype ogni volta che SNK-Playmore annuncia l’arrivo di un nuovo capitolo?
La risposta è il gioco stesso: potrebbero occorrere uno o due anni per conoscerlo a fondo, tre o quattro per diventare esperti e altri dieci per continuare a migliorarsi. Ogni imperfezione del gameplay viene corretta nel capitolo seguente, ogni tecnica bilanciata e sviluppata per eclissare parole come caso o fortuna.
La descrizione dei due giochi perde quasi di significato per i non addetti ai lavori: poco importa, quindi, se i lottatori presenti siano 34, 35 oppure 36, se gli striker (i personaggi del proprio team da chiamare in soccorso) possano essere scelti un numero prestabilito di volte come nel 2002 oppure invocati in maniera continua come nel 2003; si tratta di aspetti marginali che davvero confinano la serie fuori dal normale mercato di giochi per console.
Entrambi i titoli sono capolavori di programmazione (tecnico e rigido il primo, più veloce e giocabile il secondo) ma si discostano pochissimo dalla lunga serie dei capitoli precedenti. Mentre King of Fighters 2002 non ha una storia vera e propria, essendo un Dream-Match di personaggi scelti tra i vari capitoli, l’edizione 2003 si concentra sugli avvenimenti che seguono la distruzione di NESTS.
Il nuovo protagonista è Ash Crimson, ambiguo personaggio in possesso di un’inspiegabile fiamma verde, le cui mire sembrano legate ai personaggi che hanno indetto il torneo: Adelheid, figlio di Rugal Bernstein, e sua sorella Rose, entrambi guidati dal misterioso guerriero Mukai. Tra i character di spicco troviamo gli altri due componenti dell’Hero Team, Duon Lon e Shen Woo, seguiti da un nuovo clone di Kyo (che si aggiunge alla lunga lista formata da K’, Maxima, Kula Diamone, K9999 e gli altri esperimenti di NESTS) e dalla liceale Malin. I personaggi sono quasi tutti gli stessi, così come le super mosse e le tecniche segrete... non è un caso che questa confezione sia stata bollata con voti vicini al 70%, in fondo è la valutazione che gli spetta di media. Ma se non siete nella media, counterizzate pure questo giudizio e riprendetevi il 94% che merita di diritto.
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