Subentrata al Neo Geo circa due anni fa, la scheda Atomiswave è il nuovo punto di riferimento della nuova SNK targata Playmore. Ma non molto è cambiato. Gli sprites bidimensionali sono ancora visualizzati in bassa risoluzione e tutto lo schema a incontri di King Of Fighters resta, con le inevitabili evoluzioni, ancorato alle metodiche inaugurate nel 1994. Ma i culturi della saga non chiedevano altro.
Ora, in verità l'aggiornamento grafico c'è stato, soprattutto nei fondali in hi-res e sovente tridimensionali, ma in una certa misura anche nelle animazioni, alcune davvero impressionanti. Per la edizione Playstation 2 SNK Playmore ha inserito modalità di gioco inedite, pensate per incoraggiare il giocatore a non distaccarsi troppo presto dal picchiaduro (cosa che, ad esempio, accadeva in King Of Fighters Neowave) e a valorizzarne l'esteso parco lottatori.
Questo nuovo capitolo della saga raccoglie infatti ben 47 personaggi, 33 selezionabili da subito e 14 sbloccabili successivamente, andando a formare una rosa mai così ampia in ambito beat'em up a incontri. Ed è questo il punto di forza di The King Of Fighters XI.
Ma la varietà non è tutto. Se i programmatori avessero unicamente pensato al numero ci saremmo ritrovati una accozzaglia di sprites privi di personalità. Invece no. Ogni lottatore possiede, in KOF Eleven, il suo carisma gay o trucido, come nella tradizione, e questo vale tanto con le vecchie conoscenze quanto per i nuovi arrivi.
Impossibile non soffermarsi sulla splendida Momoko, il cui capoeira rappresenta una autentica novità nell'universo dei King Of Fighters. Complessivamente vi saranno nove personaggi inediti, sebbene alcuni siano dei crossover da saghe parallele quali Kizuna Encounter, Savage Reign, Fatal Fury e Mark Of The Wolves.
Sul sistema di combattimento adottato vi è il tre contro tre classico con la novità, già introdotta in The King Of Fighters 2003, di potere cambiare lottatore in qualsiasi momento. Viene introdotta la Leader Desperation Move e la possibilità di performare combo con due lottatori (continuazione di combo); purtroppo di vere e proprie mosse combinate non si vede traccia, e francamente sarebbe anche ora di introdurre tale funzione dopo più di dieci anni di stasi ideologica.
Ciononostante la giocabilità resta inappuntabile: il riuscito bilanciamento potenziale di ogni lottatore rende ogni scontro degno di una sua strategia personalizzata, con la conseguenza di assistere a furiose battaglie basate tanto sul corpo a corpo quanto sulla ostentazione di super mosse devastanti. Detto ciò, il vero pezzo forte di KOF XI è il Mission Mode.
Strutturato come la modalità adventure di Soul Calibur, quest'ultimo ci mette difronte a una serie di scontri settorializzati, in cui per eliminare l'avversario bisognerà rispondere a determinate richieste della cpu.
Ad esempio dovremo atterrare l'avversario utilizzando unicamente una combo o una reverse, o ancora adoperando delle prese o delle Desperation Move. E quale premio delle nostre vittorie saranno gradualmente sbloccati tutti i personaggi nascosti, compresa la prosperosa Mai Shiranui, che non è mai mancata all'appello da che la saga è stata creata. Altro carattere costante della saga, che complessivamente non ha mai deluso gli estimatori, è l'aspetto grafico strettamente bidimensionale: i nuovi lottatori si avvalgono di un bellissimo character design e di un elevatissimo numero di fotogrammi di animazione.
Ma anche alcune delle vecchie conoscenze hanno goduto della aggiunta di nuovi frames, e potremmo portare ad esempio la fluidificazione apportata al gonnellino di Athena. Nulla di rivoluzionario in ogni caso, e tuttavia se guardiamo allo scarso lavoro di rivisitazione degli ultimi episodi, non possiamo che apprezzare l'impegno profuso in questa nuova edizione. Riguardo gli sfondi abbiamo una alta risoluzione che, per una volta, si amalgama piuttosto bene a quella standard dei lottatori, rivestiti da un anti-aliasing personalizzabile in un apposito menu presente nelle opzioni.
Purtroppo la qualità delle ambientazioni non è costante, e si passerà da sfondi piuttosto ispirati (si guardi allo stage della stazione missilistica) ad ambienti abbastanza asettici (quello sui ghiacci). Il nostro giudizio finale su questo The King Of Fighters XI è comunque più che positivo se guardiamo alla qualità globale del gameplay, invero sin troppo collaudato ma pur sempre latore di meccaniche che rimandano alla essenza del gameplay bidimensionale.
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