Siamo perplessi. Playmore ha scomodato addirittura la Atomiswave, promettendo rivoluzioni in ambito grafico, e invece la cruda realtà ci porta a un "rippaggio" di personaggi già visti nelle passate edizioni della saga.
Cioè presi e incollati, letteralmente. The King Of Fighters Neowave, più che essere una celebrazione del classico (è noto che non si tratta di un episodio regolare della serie, bensì di un Dream Match) è la riesumazione forzata di meccaniche di gioco sovrasfruttate e caratterizzazioni che, per quanto belle a vedersi, si riciclano senza pudore. E' anche vero che Playmore ha provveduto all'inserimento di sfondi completamente tridimensionali e in alta risoluzione, giustificando il passaggio a un hardware più potente, e a una selezione di personaggi incredibilmente estesa.
Si parla di 40 sagome provenienti da tutti i precedenti episodi della serie, non originali quindi, ma sempre e comunque "complete" nella creazione del rispettivo comparto mosse. Ma considerando le aspettative che erano venute a crearsi, Neowave non è ciò che ci si attendeva dalla nuova SNK targata Playmore.
Prima di cominciare a combattere ci sarà concesso di operare delle scelte per indirizzare il gameplay su stili di lotta differenti.
Il Guard Break, per dire, consente un bloccaggio praticamente totale degli attacchi avversari, e se operato sposterà le dinamiche di scontro verso un punto di vista difensivo. La modalità Max ripropone invece la possibilità di caricare "a mano" la barra delle super, consentendo la performazione della Desperation Move quando l'energia volge ai suoi limiti. Il Super Cancel, che è anche la modalità di gioco più interessante, produce infine delle varianti di attacco nella cancellazione di alcuni attacchi già eseguiti, con l'intento di sbilanciare la guardia avversaria. E per il resto è il solito King Of Fighters.
La strategia non manca, diciamo, sia nei tempi che negli approcci del combattimento, e sebbene si denoti un sensibile sbilanciamento potenziale in alcuni personaggi, complessivamente si potranno ottenere ottimi risultati con una qualsiasi delle squadre presenti. Il problema maggiore di Neowave è la sua apatia in fatto di innovazione: dopo nove episodi era quantomeno lecito attendersi, se non uno stravolgimento, una rielaborazione dei protagonisti (praticamente ciò che fa Namco nelle sue saghe a picchiaduro), visto che ancora una volta tutte le mosse, e le relative combinazioni per ottenerle, sono la fotocopia degli ultimi episodi apparsi su piattaforma Neo Geo.
Vi è da sperare che nell'imminente prossimo episodio della saga si provveda a una totale revisione strutturale....
Come era già accaduto per le conversioni dei vari Guilty Gear di Sammy, Playstation 2 dimostra di poter sostenere tranquillamente un porting da hardware Naomi/Atomiswave. La conversione ripropone tutto il coin op senza tagli, mostrando la alta risoluzione degli sfondi in tutta la magnificenza degli effetti di illuminazione, dei movimenti prospettici e delle animazioni di background.
I caricamenti risultano fulminei, inoltre, e chi ha amato la versione arcade si dimenticherà di trovarsi dinnazi a una console domestica. Ottima, veramente ottima la realizzazione sonora, vagamente underground, che segue lo stile musicale già percorso da King Of Fighters 2003. Purtroppo la modalità di gioco on line, prevista per il mercato giapponese, non è fruibile quì in Europa, privando i potenziali acquirenti di quello che sarebbe stato un notevole incentivo ludico. La longevità va quindi misurata sulla base delle opzioni di gioco off-line, che sono quelle classiche dei picchiaduro a incontri e che proprio per questo eviteremo di elencarvi.
Contro la cpu il divertimento è così alquanto limitato e non si può prescindere, per sviscerare tutte le potenzialità del titolo, dall'invitare qualche amico/sparring partner per una sana partita di gruppo.
Certo, ci vorrà del tempo per assimilare tutte le mosse dei quaranta personaggi, ma è una questione che riguarda i soli neo-acquirenti, perchè se già conoscete le meccaniche della saga non vi sarà nulla da imparare che non siano le nuove tecniche di attacco poc'anzi elencate. E' questo il limite di Neowave. Sono queste le motivazioni che limitano, e parecchio, una produzione potenzialmente in grado di affascinare, ma di fatto carente sia per il riciclaggio occorso nella rappresentazione estetica dei personaggi, sia per la congenita mancanza di spunti di interesse. Non un titolo da buttare, per carità, ma neppure una cima di picchiaduro.....
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