Il terzo capitolo della saga dei King of Fighters si assumeva il difficile compito di perfezionare le meccaniche del suo predecessore.
I detrattori della edizione '95 avevano riscontrato un eccessivo sbilanciamento delle forze in campo, che si concretizzava in una prevalenza più o meno netta dei personaggi estratti dalle serie di Art of Fighting e Fatal Fury.
Fatto più o meno eclatante le due mosse speciali a corredo dei lottatori di Art of Fighing contro una sola effettuabile dal resto del cast. A nostro avviso si trattava comunque di un peccato veniale, che non incideva eccessivamente su di una giocabilità finale comunque impostata sul team battle e performabile a piacimento.
Tuttavia alla SNK decisero di rivedere quasi del tutto la formula di combattimento limitando fortemente le mosse speciali di ogni lottatore, che adesso non erano più tanto speciali. Gli attacchi a distanza subivano un netto ridimensionamento, tanto che le varie fireball o onde d'urto si arrestavano a pochi centimetri dal lottatore incoraggiando un tipo di combattimento meno attendista e decisamente ravvicinato.
Tra le new entry rileviamo la presenza di Kasumi Todo, Wolfang Krauser e Geese Howard (questi ultimi due i nemici storici dei fratelli Bogard nella saga di Fatal Fury), nonchè delle vecchie segretarie di Rugal e della sensuale Leona (che va a sostituire Heidern nel terzetto di Ikari Warriors).
Ma per quanto nuovi, detti combattenti andranno a uniformarsi, per potenzialità, alla linea uniformante decisa da SNK. Nessun lottatore risulta prevalere, per potenzialità, su di un altro ed è possibile battere chiunque familiarizzando con uno qualsiasi dei team a disposizione. E se vi aggiungiamo la cruciale reimpostazione delle mosse speciali ne viene fuori un corpo a corpo altamente spettacoloso, tutto incentrato sulle mosse a breve distanza e sul tempismo nell'eseguirle.
Ma per quanto questa impostazione possa sembrare meno spettacolare di quanto visto nei precedenti due episodi, la introduzione delle Super Special di seconda generazione rende gli scontri ancora più drammatici.
Questo perchè la Super, oltre a poter essere eseguita nel modo classico (ossia caricando la apposita power gauge alla base del display) potrà evolversi raddoppiando la sua potenza allorquando performata con l'energia vitale al punto critico.
Così, se in passato la Super Special possedeva la stessa efficacia e con la power gauge al massimo e con l'energia al minimo, adesso dava la possibilità di unire le due situazioni energetiche in antitesi per una Super dalla incredibile potenza. Lo spettacolo è in tal modo assicurato per tutta la durata degli incontri, che restano incerti fino all'ultimo.
Sul profilo estetico The King of Fighters '96 riproduce con estrema fedeltà l'originario arcade Neo Geo. Grazie alla apposita cartuccia di espasione, fornita in bundle con il gioco (per quanto fu commercializzata anche una versione senza cartuccia), abbiamo una coversione grafica praticamente perfetta con tutto il dettaglio animato degli sfondi e la fluidità dei lottatori. Sul fronte del disegno del fondale si è svolto, a nostro avviso, un lavoro incredibile.
Vedremo elicotteri sorvolare un'area portuale evocativa, automobili sfrecciare in una zona urbana fatta di ponti e grattacieli (osservate lo stage di Athena prego), fontane finemente ornate animarsi con naturalezza all'interno di una torre semovente.
Insomma l'arte dei grafici SNK non perde di vigore offrendo agli utenti Saturn un vero esempio di stile scenografico. Sulla coreografia dei combattimenti, invece, registriamo un ulteriore incremento dei fotogrammi di animazione, grazie a mosse nuove di pacca e ad effetti visivi ancora più devastanti. Scotto da pagare un lieve aumento dei tempi di caricamento tra un incontro e l'altro, mitizzati comunque da alcune illustrazioni di intermezzo non presenti in arcade che raffigurano gli opponenti in pose plastiche.
Dal punto di vista sonoro c'è da discernere il comparto effetti da quello musicale. Perchè se per i primi si riscontra una evidente perdita di qualità rispetto all'arcade (i campionamenti risultano poco nitidi), dal punto di vista delle musiche si ha un netto miglioramento, dovuto principalmente al supporto cd che rende il soundtrack una spanna sopra quello originale. E così ci ritroviamo con l'ennesima grande conversione made in SNK e nondimeno con l'ennesimo grande beat'em up per Sega Saturn. Per gli estimatori del genere si tratta di un must buy, grazie alla diversificazione tecnica attuata dai progettisti rispetto al passato, ma potrebbero apprezzarlo anche i non appassionati.
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