Con l'avvento delle console a 32 bit la SNK trovò nel Saturn la piattaforma ideale per i suoi picchiaduro. Complice lo slot di espansione che avrebbe ospitato una apposita cartuccia RAM in grado di velocizzare enormemente i caricamenti. Che alla fine risultarono fulminei, così da incarnare alla grande lo spirito della saga dei King of Fighters.
A distanza di molti anni la conversione di The King of Fighters '95 resta eccellente, e per quanto non si possa parlare di arcade perfect (mancano giusto un paio di fotogrammi di animazione) il gioco in sè risulta assolutamente indistinguibile dalla rispettiva versione coin op. La sontuosità estetica del titolo resta a oggi esemplare anche per le più recenti incarnazioni della serie, tanto che sono ancora in molti a definire il '95 uno dei più ispirati King of Fighters dal punto di vista estetico.
Abbiamo scelto di utilizzare, per le immagini in recensione, una fotocamera digitale ad alta risoluzione in modo che anche il lettore meno attento possa apprezzare il lavoro scenografico attuato dai grafici della SNK. Tutto merito del Saturn e della sua capacità di espandersi...
La meccanica a incontri inaugurata dal precedente capitolo prevedeva un team battle in cui squadre di 3 fighters se le davano di sana pianta alternandosi fino al round finale. In King of Fighters '95 la sostanza non cambia se non nella aggiunta di nuovi personaggi e nuove mosse per ognuno.
Con Kyo Kusanagi nel ruolo del figo di turno e Mai Shiranui nelle vestigia della superdotata con davanzale anteriore intraprenderemo un combattimento altamente spettacolare, con sfere di energia, simil shoriuken e quant'altro faccia dello spettacolo il catalizzatore di un rude divertimento. Immediatezza delle mosse e facilità di attuazione, sembrano esclamare tra le righe i programmatori, che giocando sulla strategia della power gauge sezionano il gameplay deviandolo verso una perenne via di fuga verso la soluzione finale. Ma per quanto la barra energetica si possa caricare in qualsiasi momento, i secondi necessari per il potenziamento scopriranno pericolosamente la guardia di chi lo attua.
Consistente il ritmo di tutti gli scontri, a prescindere dal personaggio selezionato, il che garantisce alla successione ludica momenti di autentica frenesia, ma senza che il fattore strategico ne sia sopraffatto. Un bilanciamento, questo, di importante rilevanza per il futuro della saga, che si è quasi sempre differenziata dalla concorrenza made in Capcom proprio per quella tendenza a spettacolarizzare in modo "pensato" un picchiaduro solo in apparenza legato al semplicistico quadro bidimensionale. Tra i beat'em up in 2D del periodo The King of Fighters' 95 prevaleva e in modo evidente.
Il comparto estetico può avvalersi di un netto miglioramento rispetto alla edizione '94, sia per gli sfondi che sul profilo delle animazioni.
Ogni singolo stage possiede una sua precisa caratteristica grafica, in base al team prescelto, che renderà il susseguirsi di livello una piacevole scalata verso nuove e caratteristiche soluzioni visive. Gli sfondi appaiono perennemente animati e in completo parallasse (ad esempio capiterà di trovarsi all'interno di un locale con tanto di piano bar, con la gente che osserva e si muove in background, oppure nei bassifondi di una New York iper industrializzata, con i fumi di scarico che si insinuano in un cielo arancione), e mentre combatteremo i rimanenti membri del nostro team inciteranno alla battaglia esultando o disperandosi in base allo svolgimento del match. Sul character design, pur rischiando di ripeterci, siamo in linea con la eccellenza iconografica di cui vi abbiamo esternato.
Perchè The King of Fighters '95 rende letteralmente vivi i suoi protagonisti, donando loro un fascino carismatico comune a pochi altri videogiochi: scegliere un determinato team significherà anche assecondare il proprio ideale di combattimento.
Così giungiamo alla questione sonoro con il rammarico delle musiche generalmente identiche alla controparte arcade. Rammarico perchè il supporto cd avrebbe dovuto essere sfruttato meglio, così come avvenne con la successiva edizione Playstation, che era si largamente inferiore a quella Saturn, ma che poteva contare su di una straordinaria rimasterizzazione delle tracce originali.
Poco male a ogni modo visti anche gli effetti molto ben realizzati e i bellissimi campionamenti vocali per ogni lottatore. A questo punto avrete di certo intuito del valore di questa conversione da coin op, che per quanto ci riguarda riproduce in modo assolutamente perfetto tutte le caratteristiche dell'originario gioco per schede Neo Geo.
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