THE KING OF FIGHTERS' 94

Dieci anni tondi tondi. Tanto è trascorso dalla sua apparizione in arcade. Ma il tempo, si sà, passa in un nulla e non appena ti ridesti dal tuo sonno di infante ti accorgi che in sala giochi non ci va più nessuno, e che il mondo dei videogiochi è dannatamente cambiato. Il 1994 fu un anno di forte transizione nel mercato dei videogiochi, un anno in cui, mentre Sega tentava la via della terza dimensione, SNK e Capcom continuavano la loro lotta per dominare il mercato dei picchiaduro in 2D.

Giocai per la prima volta a The King Of Fighters' 94 in una di quelle giornate grigie in cui non ti va di andare a scuola, e alla fine ti ritrovi in una sala giochi alla ricerca di qualche videogioco che valga la tua attenzione. Ebbene fummo attratti, io e Giuseppe (con cui avevo anche condiviso un anarchico falò di libri di scuola, ma questa è un'altra storia) da un picchiaduro diverso da tutti gli altri, che vedeva squadre di tre lottatori ciascuna affrontarsi a oltranza.

La grafica ci apparve spettacolare e il sistema di gioco alquanto differente sia dai vari Street Fighter che dai rimanenti picchiaduro di SNK. Un buon motivo per spenderci qualche monetina.

Oltre che pratica, la mutazione messa in atto dai programmatori di Shin Nihon Kikaku era strettamente ideologica. L'idea delle mazzate a incontri singoli lasciava il posto a una concezione stilistica protesa verso lo spettacolo, la esagerazione delle super mosse, la visione esteticocentrica, la statiticità frammentaria e contrapposta fra yin e yang, fra materia ed energia.

Alla base dello schermo appare una barra energetica che è il termomentro di ciò che accade fra i lottatori, lì dove si riempirà gradualmente quando subiremo un attacco. Una volta riempita completamente, saremo in grado di performare la Desperation Move, una sorta di estrema risorsa difensiva che una volta andata a segno fa davvero male all'avversario di turno. Eserguirla non sarà semplicissimo, giacchè dovremo ultimare con precisione elaborati movimenti di joystick e tasti, ma alla fine il risultato ripagherà le nostre fatiche. Sarà comunque possibile caricare manualmente la barra, premendo contemporaneamente i tasti A, B e C del joystick.

Tale operazione richiederà a ogni modo alcuni secondi, attimi in cui il nostro lottatore sarà indifeso e letteralmente in balia dell'avversario. E' pertanto consigliabile non abusare del caricamente manuale, o quantomeno sarà buona regola utilizzarlo quando l'opponente è in fase di stordimento. E questo è quanto. SNK metteva le basi per ciò che sarebbe diventata una "saga istituzione" nel campo dei picchiaduro, pur mostrando il fianco ad alcune piccole imperfezioni di impostazione e bilanciamento delle forze in campo.

The King Of Fighters' 94 estraeva i suoi lottatori dalle saghe storiche della SNK (Fatal Fury e Art of Fighting) aggiungendone di nuovi per amalgamare quella che era una vera e propria trama. Otto le squadre selezionabili, provenienti da ogni parte del mondo e assemblate (negli intenti dei progettisti) in modo che una personalità dominante appartenesse a un gruppo meno forte sulla carta.

E in effetti per quasi tutti i team tale condizione è soppesata in modo efficace, ma vi è appunto quel "quasi" a ridimensionare in parte la giocabilità generale. Il team messicano, ad esempio, è palesemente più forte di quello cinese, che a sua volta soverchia per potenzialità quello inglese (formato dal trio femminile di Mai Shiranui). Ma dopotutto si tratta di considerazioni strettamente soggettive, che potrebbero non trovare perfetto riscontro tra gli appasionati della saga.


Ergo ci limiteremo a evidenziare che, quantunque ultimare il gioco contro la cpu sia più semplice con determinati team, giocato in due The King Of Fighters' 94 offre un livello di sfida molto elevato, che aumenterà proporzionalmente al talento dei contendenti umani. Sulla grafica non vi è molto da dire.

SNK ha concepito delle caratterizzazioni assolutamente stilose, ricche di carisma e fascino e mosse a video con fluidità assoluta. Il livello delle animazioni resta molto elevato rispetto agli standard del periodo, mentre il disegno degli sfondi appare costantemente ispirato da accese colorazioni e splendidi movimenti del background.

Meno incisive le musiche, ma in fin dei conti gradevoli nella maggior parte dei casi, nonchè ottime tutte le voci campionate e gli effetti. E così, dovendo concludere, diciamo che questo primo volume dei King of Fighters meriti ancora adesso la considerazione degli appassionati per via di una solidità ludica ancora attuale


FONTE

cominciamo col dire che avrei potuto aprire questo topic nella sezione anime o nella sezione manga perche, la snk non si è limitata a creare una saga di picchiduro che esiste dal 1994
ma ha creato un mondo alternativo che ruota intorna alla citta di southtown, e al giappone ovviamente, questo mondo è raccontato egregiamente nei manga di andy seto, cito su tutti il bellissimo king of fighter zillion ,
anche altri autori hanno lavorato per la snk fra cui
hung wing yan e choy king tung autori del pregevole
king of fighters 2001.

ma cominciamo a fare un pò di chiarezza
cominciando dal titolo: king of figters = re dei combattenti

la storia di king of fighters comincia nel 1991 all'interno del video game snk
"fatal fury" titolo originale:garoo densetu

i protagonisti buoni sono:

i protagonisti buoni sono:


terry bogard
e suo fratello andy
e joe higashi


che vivono nella città di southtown, una citta violenta che è goveranata dal capo della malavita del luogo il malvagio Geese Howard.

oltre ad essere il capo della mala jeese è anche un ottimo combattente maestro dell'atre marziale della scuola Hakkyokuseiken, per questo organizza ogni anno il torneo king of fighters per scegliere i combattenti migliori e metterli al suo servizio chi si rifiuta viene eliminato, l'anno prima il vincitore è stato il suo braccio destro billy kane geese aveva appreso quest'arte marziale insieme a jeff bogard padre adottivo di andy e terry dal maestro Tung fu Rue, il uale scelse jeff come suo successore.

Geese infuriato decise di uccidere Jeff e rubare le pergamene conteneti i segreti dell'Hakkyokuseiken.

Terry ed Andy assistettero alla morte del padre e giurarono vendetta nei confronti Geese.
Dopo essersi allenati per dieci anni entrarono nel torneo insieme a Joe sbaragliarono ogni avversario,compreso Billy Kane fino all'incontro finale.

alla fine terry andy e joe riescono a uccidere geese gettando giu da un grattacielo, e restituendo un pò di pace a southtown.



fonte


la snk visto il successo di fatal fury decise di creare un videogioco che contenesse i campioni di fatal fury più altre vecchie glorie della snk, cosi nacque king of fighters forse il miglior picchiaduro 2d mai esistito.

fu introdotta un altra novita il sistema a squadre, il giocatore poteva poteva scegliere un team con tre fighters, il team perdeva quando tutti e tre i fighters venivano sconfitti.

qui compare per la prima volta Kyo kusanagi della scuola di arti marziali kusanagi, destinato a diventare l'eroe della saga.

questo torneo è organizzato dal trafficante Rugal Bernestein: la sua passione è sfidare potentissimi combattenti per trasformarli in statue, per questo manda una donna Mature (abilissima combattente) a spedire 8 inviti per il torneo king of fighters.

i team convocati sono:


il japan hero team
kyo kusanagi della scuola di arti marziali kusanagi, e possessore della fiamma divina.

benimaru nikaido, esperto nell'arte dello shooting Karate(Una variazione del Muai thai) e capace di produrre elettricità

goro daimon campione olimpico di judo.



l'italian team:
il nostro paese ha l'onore di essere rappresentato nientemeno che da i lupi famelici
terry bogard
andy bogard
joe higashi
vincitori delle due edizioni precedenti del kof.

l'art of fighting team
vecchia conoscenza snk
ryo sazaki
robert garcia
takuma sazaki

lo women team
mai shiranui
king
yuri sazaki


psico soldier team team

athena (dal gioco snk athena psycho soldier)
sie kensou
cin gentsai

l'american team
rappresentato da campioni di vari sport
heavy d
brian battler
lucky glauber

il korea team

chang koehan
choi bounge
kim kaphwan

l'ikari team team
il generale heidern
ralf
clark


il torneo viene vinto dal japan team, Mature li porto sulla BlackNoahla nave di rugal.
Rugal gli disse,sorseggiando vino,che non si aspettava che loro fossero tanto abili da giungere fin qui.Ma l'attenzione dei lottatori era attirata dall impressionate numero di statue di lottatori presenti nella stanza.

Con una crudele risata Rugal spiegò agli attoniti lottatori che questi erano tutti i lottatori che lui aveva sconfitto sulla blacknoah.

Dopo averli uccisi Rugal li trasformo in statue per consacrarne la memoria e aggiunse che le prossime statue ad essere messe in quella sala sarebbero state quelle del japan team.
Quindi cominciò lo scontro finale che vedeva Rugal impegnato contro tre lottatori.

Usando tutta la sua forza Rugal era in grado di usare persino le tecniche più devastanti di Geese e Krauser i passati fondatori del Kof!

Ad ogni modo Rugal trovò un valido avversario in Kyo Kusanagi che essendo l'unico rimasto in piedi dopo il primo attacco di Rugal, usò tutta la sua forza per contrastarlo.

Allo stremo delle forze Kyo vide una sagoma appoggiata a un muro della sala.
Con suo sommo stupore lui riconobbe suo padre che non vedeva da molti anni, Saishu Kusanagi. Egli era l'uomo andato da rugal prima del torneo per sfidarlo,ma venne sovrastato dalla sua abilità, forse ucciso.

Di fronte a quella vista in Kyo esplose un incredibile rabbia, che gli permise di sconfiggere Rugal attaccandolo con incredibile violenza.

Sconfitto Rugal condannò il Japan team ad una rapida morte...folle di rabbia Rugal azionò il dispositivo di autodistruzione della blacknoah che sprofondò nelle acque.
Fortunatamente Kyo e i suoi compagni riuscirono a fuggire ed il torneo si concluse nuovamente.....


fonte