THE KING OF FIGHTERS 2003

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view post Posted on 17/11/2008, 20:06
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Sei L'erede di Chuck Norris XD

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Con la edizione 2003 del picchiaduro-simbolo della fu SNK, Playmore comincia a valorizzare la ricca eredità lasciatagli dai giapponesi e dimostra che anche un team coreano è in grado di produrre videogiochi di qualità. Con The King Of Fighters 2003 Playmore da inizio alla "nuova generazione" della saga, malgrado la grafica ancora in 2D e le tempistiche di combattimento rimaste immutate dalla edizione 2000.

Inoltre, questo è anche l'ultimo King Of Fighters ad apparire originariamente su hardware Neo Geo, visto che di lì a breve la linea arcade di Playmore si sarebbe focalizzata sulla Atomiswave di Sammy (praticamente una Naomi modificata).

La versione testè recensita è quella Playstation 2, che come avremo modo di raccontare resta fedele al coin op pur introducendo alcune interessanti variazioni scenografiche (e non solo). Fatto basilare, la giocabilità portante si mantiene su livelli tecnici generalmente elevati non smarrendo la effettive dinamiche di esecuzione mosse, nè il bilanciamento delle facoltà di ogni singolo lottatore. Siamo difronte a un valido esempio di beat'em up in 2D nonostante gli otto precedenti capitoli....

Se dovessimo elencarvi tutti i personaggi inseriti in questa nuova edizione, tra vecchie e nuove conoscenze, sprecheremmo un bel po' di caratteri. L'altissimo numero complessivo dei lottatori, esclusi quelli segreti, rallegrerà chi si avvicinasse per la prima volta al franchise SNK, perchè la varietà, caratteriale e filosofica, risulta concreta già dal primo scontro.

Si sappia che il team battle ha beneficiato di un "ritorno al passato" attraverso la eliminazione dello Striker, e di una rinnovata gerarchia con la introduzione del team leader, che oltre a capitanare il trio avrà il potere di sferrare due terrificanti super mosse inedite. Non sarà altresì difficile non avvedersi del rinnovamento attuato in fase di gameplay, laddove vi è l'abbandono dei combattimenti sequenziali in favore di un vero e proprio tag battle con cui interscambiare i personaggi in qualsiasi momento di gioco.

L'intervento di un nuovo lottatore non comporta, purtroppo, alcuna mossa combinata, e l'unico vantaggio del "passaggio di testimone" sta nell'usufrutto di una inviolata barra energetica. Tuttavia, alla base di codesto principio di mutuo trasferimento vi è una condizione di lotta piuttosto strategica, che costringerà l'utente a valutare la forza oggettiva del trio selezionato e a trarne, tempisticamente, le peculiarità del "momento".

Dobbiamo anche precisare che non vi è un netto divario potenziale tra i vari combattenti, bensì una specie di "scarto calcolato" che si compensa tra forza fisica, efficacia delle super e velocità.

L'adattamento Playstation 2 di KOF 2003 è approntato con il massimo della professionalità concepibile. Così, oltre ad avere tra le mani una copia pressochè perfetta dell'originale, ci ritroviamo con un lieve rifacimento dell'assetto grafico nell'intento di conferire maggiore profondità virtuale.

Praticamente alcuni elementi del fondale sono stati ridisegnati in 3D, e addirittura si registra la presenza di nuove animazioni (tutte rigorosamente a 60 fps). L'aspetto generale è di maggiore pulizia rispetto al coin op, ed è un bene anche perchè si è provveduto a non rendere traumatico il cambio di prospettiva. Tutto si integra perfettamente alla bidimensionalità dei personaggi, che purtroppo restano in bassa risoluzione ma che non perdono nulla in carisma e caratterizzazione.

La fase di selezione è francamente splendida, con un artwork che, per quanto criticato e mal visto dai fan sfegatati della SNK, si lascia ammirare per uno stile decisamente sinuoso e pulito. Ora, le animazioni sono quelle che sono.

D'altronde i personaggi preesistenti sono stati ripresi in blocco, con tutto il parco movenze rimasto invariato dalla edizione' 98. Ma è un po' poco. Rispetto ai picchiaduro Capcom la differenza di fluidità dei movimenti comincia a farsi sentire (basta fare un semplice raffronto con Street Fighter III Third Strike per rendersene conto), ma anche a confronto di un titolo come Garou: Mark Of The Wolves il picchiaduro di Playmore ne esce decisamente sconfitto. Riscontriamo, in ambito sonoro, la presenza di musiche remixate a dovere e di ottimi effetti campionati per ogni personaggio.

Quindi un buonissimo titolo questo King Of Fighters 2003, certo distante dall'essere un capolavoro, ma ancora sorretto da caratterizzazioni così irresistibili da fare passare in secondo piano le sue carenze in sede di originalità visiva e strutturale.



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