| Ravvivo il topic....
Articolo 31 - Nessuno (1998) - Non So Cos'è
I rumori di questa città oggi si fanno musica, la normalità a volte in una sfumatura magica e certamente era sempre davanti alla mia faccia, solamente prima era trasparente ora è consistente, ma non so che consiste, la mia esperienza non lo definisce, la mia mente non ci riesce e inconfudabilmente esiste, altro non m'interessa, ora che un cavaliere senza re ha in bocca il sapore di una principessa e non è roba di passioni e amore, è una pallina da ping-pong, e cuore e testa sono i giocatori. Pensiero senza guida e senza forma, lo lascio libero di andare ed è per questo ritorna. E non so cos'è, so che è volato dappertutto come i tuoi vestiti ieri sera prima di buttarsi a letto, eppure era quello il loro giusto ordine, piacevolmente perdersi in un turbine, che sia l'inizio oppure il termine. La mia sorpresa nel tuo sguardo in quell'invito, da una manciata d'ore è nato un pezzo d'infinito. L'estensione del tempo è relativa, señorita, è stata roba di una sera, per una falena un amore di un'intera vita, alta come le frequenze del mio twiter. Tu starai in quel cubo con il tubo ed io in questo cono con il wufer. Vivrò amore nomade perchè ho un cuore zingaro, in un libro con un nuovo capitolo, in bilico fra pericolo e miracolo. Non è un bluff se sto puntando forte 'sto poker con la sorte, oggi c'ho buone carte. Ogni sbattimento è sinonimo di vitalità, felicità, chissà sarà un caso, come la tua bellezza che è sinonimo di arte, la testa a parte, un viaggio bello stavolta, a briglia sciolta. Sono storto io o è la città che si è capovolta? Il mondo è una conchiglia, ascolta che pace, produce l'eco della tua voce e non so perchè nè cos'è ma mi piace
Articolo 31 - Nessuno (1998) - Nessuno
Piacere io sono Nessuno nei miei giorni pesi tu non mi vedevi. Non ero nella lista degli attesi. Vengo da una generazione di disillusi. Dal video lesi educati ad essere ambiziosi e poi scaricati a terra tipo pesi, di zavorra da una mongolfiera, ma ora è la mia era, uscito dall'anonimato con la sensazione di un evaso da galera. Una prigione di ignoranza a cui un tribunale occulto mi diede l'ergastolo, ma io riscrissi il mio capitolo. Edora mi conosci. J.Ax, quello degli Articolo. Io sono Nessuno e rappresento tutti quei Nessuno che mi stanno intorno. Persi in una routine uguale giorno dopo giorno. Sconvolti sul limite estremo. Per tutti i Polifemo, che primo o poi ti accecheremo. Tu giornalista, che ora mi insegui per lo scoop, ti ricordi ? Quando venni da te a parlarti, eri occupato troppo dal tuo pop. Trovasti solo il modo di screditarmi senza nemmeno prima ascoltarmi e tu musicista, che ora copi il mio sound. Quando prima dicevi che l'hip-hop non era musica. Adesso sembri un imitatore povero clown un pugile che sul mio ring va giù al primo secondo del primo round, mi fa venire il down. Il ricordo di zero possibilità offerte dopo il mio diploma. Vedevo gente fare strada grazie ad un amaro e un bagnoschiuma. Sono solo fatti miei. Ma io sono la prova che non ho fatto strada grazie alla mia faccia, tipo Raoul Bova. Vedevo attori prendere premi, grazie ai cognomi, attrici e vallette presentarci andare avanti a pompini. Io col cognome contadino e zero attitudine al pompino timbravo il cartellino e quale oro, aveva la merda in bocca il mio mattino e adesso che persino ho girato le strade di New York in limo. Chiedimi chi sono e ti risponderò: Nessuno. Io sono Nessuno e rappresento tutti quei Nessuno che mi stanno intorno. Persi in una routine uguale giorno dopo giorno. Sconvolti sul limite estremo. Per tutti i Polifemo, che primo o poi ti accecheremo. Mi hanno cresciuto riempiendomi le orecchie di cazzate. Il professore, il televisore, il politico, il prete. Uno per uno tutti a fare in culo, angeli bugiardi, esempi di virtù di 'sta gran fava, ultimi dei servi. Il professore mi diceva di studiare il televisore di comprare il politico di votare il prete di pregare, io ho studiato votato ho persino pregato, non ho potuto comprare e alla fine ho visto premiato solo chi ha comprato. Fanculo. Mi sono fatto una strada solo perchè l'alternativa era girare, fatto per strada, e comunque, resto sempre fuori dall'ambiente, preferisco la mia gente, dello Star System sono il latitante, sono stato maltrattato e tra le conseguenze, c'è che ho il rancore, con un danno permanente, che costantemente, cresce anche, quando leggo sui giornali le dichiarazioni, di critici o cabarettisti musicisti che ci danno dei minchioni, il fatto è che sono politicamente non corretto, fuori dal giro di San Remo ma anche dall'ambiente alternativo antipatico ed entrambe le parti con conseguente effetto, anti divo, il danno che mi fanno è nullo, mi considero un reietto, da quando sono vivo, ora voglio divertirmi, fratelli continuate ad amarmi, bastardi continuate ad odiarmi, guardatemi mangiarmi tutto il cibo che non volevate darmi. Nessuno ero Nessuno sono quindi se ti chiedono chi è stato risponderai Nessuno ed io sarò salvato. Io sono Nessuno e rappresento tutti quei Nessuno che mi stanno intorno. Persi in una routine uguale giorno dopo giorno. Sconvolti sul limite estremo. Per tutti i Polifemo, che primo o poi ti accecheremo. Tutti gli occhi addosso a Nessuno. Ognuno si sente il diritto di dirci chi siamo, che facciamo, quando e come sbagliamo. Tante voci che mi sembra di uscire pazzo. Volete che mi tolga di qui? 'Sto cazzo. Tutti quelli che sentirai sputarci merda addosso è prechè vorrebbero il nostro posto e se non ho risposto è prechè piuttosto preferisco studiare per andare più in alto e su questa tesi interagisco tra le rime e il disco tra il vero e il falso tra una carezza e un calcio tra una bestemmia e un salmo tra la strada e il palco e al televisore toccherà comprarmi il professore dovrà studiarmi il politico dovrà temermi prete la mia generazione non è da oratorio per la religone non ci serve intermediario puoi dimenticarmi scattano gli allarmi perchè sarò la voce di tutti quei Nessuno che voce non hanno. Cambierò la parte ad ogni ruolo che mi assegneranno, non m'inquadreranno e tanto meno capiranno, e se mi fermeranno, frega un cazzo tanto l'ho già fatto il danno. 600.000 persone mò c'hanno in casa le prove che qualsiasi Nessuno può accecare il suo ciclope. Io sono Nessuno e rappresento tutti quei Nessuno che mi stanno intorno. Persi in una routine uguale giorno dopo giorno. Sconvolti sul limite estremo. Per tutti i Polifemo, che primo o poi ti accecheremo
Articolo 31 - Nessuno (1998) - Per Sabino
Quando venne il tempo di combattere per la sua tribù l’uomo diede la propria vita per salvare quella degli amici più cari. Benché non morì in battaglia il guerriero curò le sue ferite nella foresta, ma stremato e straziato aspettò l’aquila di fuoco che portò via la sua anima. Quando il suo cammino giunse alla linea curva d’orizzonte il guerriero non scomparve, ma partì alla conquista di un nuovo regno. Fu sempre l’ultimo a cadere, a noi resta il rimpianto di un abbraccio e il ricordo di un eroe;
Dedicato a un padre Sabino, a Sasso, Joseph Califfo, Gigi Biancini, zio Leonardo, nonno Vito e a tutti i fratelli che hanno oltrepassato la linea, alla J.Ascia, DJ Jad e a tutta la S.F. sempre con noi dall’altra parte della strada
Articolo 31 - Nessuno (1998) - Dall'altra Parte Della Strada
Rit.: Si, sei ancora qui che ci guardi dall’altra parte della strada. Guardaci perché non ti sentiamo a te da qui da questa parte della strada.
Generalmente una ragione per disperarsi, quando fare un sorriso sembra un po’ truccarsi, guardarsi in quella foto, poi abbandonarsi sedersi, mandare indietro il nastro e rivedersi, ritrovarsi insieme nei ricordi e poi riaversi sentirsi persi, pensare un po’ al da farsi, realizzare che un fratello non è più con noi, nascono domande a cui nessuno può rispondere mai, non ti vedo, ma ci sei e come se ci stai guardando e ovunque tu sia sono sicuro che la stai sciallando, intanto qui la storia sembra ferma, ma procede, ci siamo messi al dito una strana fede che nessuno lede c’è chi ci crede, chi si chiede se un giorno tutti si starà su un attico o su un marciapiede. Ci raccontiamo la storia di un re senza eredi che per la gente tua non sarà mai leggenda sei la speranza te vivi nei ricordi, il ricordo di te sarà la tua presenza!
Rit.
Sento il tuo sguardo su di noi che ci protegge e giudica, a volte a mente lucida sento la tua voce dentro certa musica con il tuo esempio in testa in questa città che mi snerva che vuole che mi perda tu l’avevi fatta tua serva. Tutti i fratelli che hanno oltrepassato la linea ora ti stanno accanto, la nostra strada continua fino al punto d’incontro, oltre la soglia del vivere dove la preghiera non serve saremo ancora insieme a ridere, dove la parola chiave è condividere, ma come e quando non saremo noi a decidere, intanto qui si balla e a volte è bello e sciallo a volte stare a tempo è un macello allora mi ribello e martello impegnandomi al massimo finché mi riesce, come mi insegnavi ballerini si nasce, bella SAB;
Rit.
E ci vedremo di là, so che un di là ci sarà, e so che di fisso si starà meglio che qua, non me l’ha detto il prete, che mi guardo attorno ci deve essere un paradiso per chi vive un inferno la giorno, se non è così ditemi il senso di ‘sto viaggio meteore di passaggio, no, la risposta sta nel ricordo del tuo abbraccio, la certezza che rivedrò il mio amico, un istinto antico mi fa sentire la tua mano guidarmi quando sono smarrito, aiutarmi a trovare le armi per ogni nuovo nemico, invito a indicarmi chi mi ama ogni giorno in cui mi sento tradito, ci sarà il castigo per i codardi che ci han portato via un guerriero e sarò severo, zero leggero quando t’alzerai dal trono dipinto su quel muro e giuro che quando arriverà quel giorno l’aquila volerà in testa per il tuo ritorno avrai i tuoi fratelli pronti intorno quando sguainerai la spada e saremo anche noi dall’altra parte della strada;
Rit.
Rit.
Articolo 31 - Nessuno (1998) - Aria
Sei la visione che mi circonda come l'aria che respiro e non c'è spot sul mio foglio bianco resta la mia biro rinchiusa in una gabbia di paura non vuole che le mie parole inquinino quest'aria pura, sono in preda a questa antica magia, strana alchimia, nuova mania di cercare dentro il tuo ricordo qualche profezia, in balia di una marea, la verità sotto un vento di bugie, e tu sorridi in mezzo a tutto questo, tu che sei l'aria fredda la mattina presto mentre mi vesto, riempimi la bocca con il primo sbadiglio sei il sogno che comincia nel momento in cui mi sveglio, lasciati respirare aria d'altitudine quella che dà origine a vertigine ed inquietudine e mentre osservo il vento muovere le nuvole dipingo in cielo la tua immagine e scopro che per me sei aria. Ed adesso barman riempimi il bicchiere metti qualcosa di tranquillo poi vieni qui a parlare, tanto già lo so che hai già capito che mi è capitato, il tuo bancone ne ha sorrette di persone messe in questo stato, parlami degli amori che hai passato io ti parlerò del mio che è appena nato. Ti parlerò di lei, dirò cose che fra un'ora non ripeterei, che a lei non direi mai. Ok, ora metti che ha queste frecce veramente questo Cupido che le tira, ecco ha sbagliato mira, ha colpito me e lei no, lei questa notte dorme con qualcuno che non so e io non dormirò, succede o almeno dicono, in un film lo troverebbero poetico romantico una cotta a senso unico, io mi vedo comico e rido di emozioni senza traettoria guardando lei dispedersi nell'aria. Ora veniamo a noi signora che mi giri in testa, che ieri sera sei uscita col mio cuore in tasca labbra rosse di rubino il mio ricordo mentre bevo vino il mio compagno di San Valentino. Sei la regina di un ignaro re fra gli uomini, mia privata fantasia lascia che ti esamini, occuperei la lingua mia in approfondite indagini, impartirei il tuo corpo che nemmeno immagini, ma l'aria è di tutti e di nessuno, possa respirarla e sporcarla con del fumo e ti respiro anche quando tiro dalla mia Marlboro soffiando gioco a fare anelli con i tuoi capelli d'oro, dura messo male da paura barman dammi tu la cura stasera sono fuori gara, brindiamo alla memoria di una storia senza gloria una febbre d'amore necessaria come aria
Articolo 31 - Nessuno (1998) - Come Uno Su Mille
Sono nato in un ospedale normale in una maniera comune nella vetrina ero uguale alla miniatura di un clone la fotocopia della copia di un milione frutto di un amore anonimo tra due anonime persone. Immagino il dottore che mi indica ai parenti e i commenti complimenti tanto amorevoli quanto ipocriti perché ero uno come tanti cioè nessuno in particolare a forza preso e messo a giocare a una partita a questo gioco virtuale che ha nome vita dove sei originale o cover e non c'hai un altro gettone quando appare game over, è finita devi esser 1 o uno qualsiasi degli altri 999 ti mandano sul palco senza fare prove. A scuola c'era il bullo il bello il leader il primo della classe il somaro il dramma delle prime sfide il vincitore prendeva tutto come la sua carta e io mi accontentavo di starmene da parte in forse a vedere se c'avevo qualche qualità che capivo già che uno su mille ce la fa ma come è dura la salita in gioco c'è la vita vita vita uno su mille ce la fa uno su mille... C'è chi preferisce barare o bleffare in salita attaccarsi al primo e farsi trascinare come il treno alla locomotiva chi non affronta chi si arrende al secondo problema che incontra chi pretende di mangiare solo se la pappa è pronta ma io ho visto mio padre invecchiare in uno straordinario mia madre piangere davanti ad un resoconto bancario e questo è il vocabolario che fu il mio sussidiario prima parola salario voce sbarcare il lunario quando era un lusso fare il razionario avevo il patema dell'impiegato che deve timbrare in orario nessuno mi ascoltava se parlavo quindi ho iniziato a stare zitto quello che pensavo lo mettevo scritto pensieri frustrazioni speranze illusioni ho ancora pieni i diari di risentimenti e sentimenti vari biografia di un destino poco chiaro di gratifiche avaro di un quotidiano costa caro contrapposto al denaro paninaro relegato per anni al ruolo panchinaro un giorno sentii lo sparo partii di corsa trasudando tipo lupo mannaro non so se per vendetta o per riscatto ma il fatto è che qua sotto spacco o vengo rotto e dalle stalle alle stelle la prima cosa che scrissi e come uno su mille mantenne quello che dissi. Uno su mille ce la fa ma come è dura la salita in gioco c'è la vita vita vita uno su mille ce la fa uno su mille... Guardo dalla finestra com'è cambiata la visuale le luci di Milano hanno sostituito il campanile una compilation di clacson forma la suond brack con le sirene sostituendo le grida dei bambini e le campane i pomeriggi sono le mie mattine scaldo un po' di pane surgelato butto giù col nutellame incorporato la testa tiene bene oggi zero postumi presupposti ottimi per gli attimi futuri prossimi so da dove vengo le storie a cui appartengo che sto dicendo come lo sto facendo dove sto andando chi rappresento e una cifra di gente ora mi sta ascoltando, io sono nessuno ma la storia mia può essere d'esempio la mia storia dice di buttare giù la porta se la trovi chiusa che dire non è giusto a volte è una scusa e non c'entra chi ti dice cosa è una questione di quanto hai palle di quanto larghe c'hai le spalle guarda dentro di te forse ti scoprirai uno su mille. Uno su mille ce la fa ma come è dura la salita in gioco c'è la vita vita vita uno su mille ce la fa uno su mille...
Articolo 31 - Nessuno (1998) - Non C'è Sveglia
(feat. Thema e Space One)
"Rit.: Voglio stare così, non c’è sveglia che mi porti via da qui, dal cielo dei sogni dove sto volando se vuoi puoi raggiungermi.
Chiudo gli occhi vivo dentro un viaggio onirico per tipe intorno a me divengo un sogno erotico, essendo incredulo escogito corteggiamenti intimi senza poter sembrare frivolo, quindi m’incarico del mio savoir faire!
Invito delle tipe nella garsoniere sul mio sidercar decollo, concedimi ‘sto ballo perché finché non sarai mia con me non sarò tranquillo, fammi uno squillo chiamami, se sto sognando svegliami, se sono sveglio sognami, adesso spogliati, della tua lingerie ne faccio un puzzle tarro colpi di grease sfiorando la tua pelle ti ridò un sorriso. Siamo io e te nuove star del cinema, forse di tutto questo resterà una notte magica quindi viviamola fino alla fine, ma adesso aprendo gli occhi la tua immagine scompare;
Rit.
Morfeo portami nel mondo dei sogni, facendo numeri acrobatici con le metriche come gli uomini incredibili dei circhi togni, la ragione e la mente spegni sogno di avere in banca in bianco regolare mille assegni, dormo pensando a fare cose inimmaginabili con le pin-up mensili dentro i bagni, sogno di tessere con le rime ragnatele come i ragni, sbollettare i taccagni, preoccuparmi a tempo pieno dei miei guadagni, conquistare più cuori che terre Carlo Magno, nel pericolo soccorrere celere un mio compagno, sogno di avere il mercato discografico in pugno, trovare il tesoro più ambito dentro uno scrigno, temuto da M.C. gracili come un per mingherlino Louis Ferrigno, saggio come per Chiasciani il cigno, Space One sogna di premere l’ok per l’innesco dell’ordigno, ideare il giusto congegno per entrare nel tuo sogno e lasciare come Zorro il segno;
Rit.
Sogno di essere una grande rap star in Italia, di avere tutti i miei amici intorno come una famiglia, il mio nome è conosciuto in tutta la nazione, una canzone in rotazione in ogni radiostazione, ma nonostante i successi nel sogno vedo che i valori miei rimangono gli stessi, sogno di trovare spiritualità dentro gli eccessi, i miei desideri ammessi e concessi, i miei nemici malmessi, snobbare il jet set , essere stiloso sia in gessato armani che in canotta e salopette, di attirare le miss nella mia rete tipo magnete, dischi d’oro alla parete, birre quando ho sete, sogno di avercela fatta , una base che spacca, lasciare gli M.C. patacca muti come l'acca, sogno di essere un figlio che ha dato a una madre un motivo d’orgoglio e questo è il sogno che faccio da sveglio;
Rit."
Articolo 31 - Nessuno (1998) - Come Una Pietra Scalciata
Eri la più carina un eterna miss liceo il trofeo per torneo erano i romeo che dietro di te facevano corteo e tu insultavi tutti senza scrupoli indossavi uomini come abiti con la tua bellezza li rendevi deboli servili ed arrendevoli poi quando ti stancavi li buttavi tipo straccio vecchio dei loro sentimenti non ti curavi e amavi solo la persona riflessa nel tuo specchio. Così sei cresciuta giudicando tutto dall'aspetto pensando che la confezione centri con la qualità del prodotto, in base a questo hai scelto i tuoi amici persino il tuo compagno era bello quindi era degno di far parte del regno d'apparenza di cui in testa tu avevi il disegno, era come un sogno vi sposaste a giugno a settembre lui ti mostrò il suo pugno, dimmi ora come ci si sente ad essere insultata ignorata a essere picchiata da una mano ubriaca ora che anche il tuo specchio non ti vuole più vedere ora che la tua bellezza sta nel fondo di un bicchiere dimmi come ci si sente. How does it feel? Dimmi come ci sente. How does it feel? A stare sempre da sola. To be on your own. Nè direzione nè casa. With no direction home. Una completa sconosciuta. A complete unknown. Come una pietra scalciata like a rolling stone. Tu volevi chiudere tutti i diversi fuori su questo hai investito tutte le energie e i tuoi averi ricordo il tuo concetto di straniero dicevi questo non è il posto loro son maleducati sporchi ci portan via lavoro. Difendevi la tua ottusità come un tesoro quello il tuo sentiero che non ti ha portato a sentire che il terreno su cui ogni giorno camminiamo noi non lo possediamo lo occupiamo e non è italiano africano è un dono che è stato fatto ad ogni essere umano i confini le barriere le bandiere sono giunti dopo aiutando l'odio la guerra e il razzismo a fare il loro gioco dimmi come ti senti ora che non ci sono più confini e le frontiere sono aperte e che hai dovuto appendere al chiodo la tua camicia verde la bandiera più non serve ora che hai speso tutto e sei ridotta all'elemosina finalmente sai che non c'è colori razza ma solo anima ora tu sei l'emarginata evitata scalciata ignorata quando chiedi qualche moneta ora che non hai più una proprieta che ti dia un identità sventoli soltanto la bandiera della povertà. How does it feel? Dimmi come ci sente. How does it feel? A stare sempre da sola. To be on your own. Nè direzione nè casa. With no direction home. Una completa sconosciuta. A complete unknown. Come una pietra scalciata like a rolling stone. Tu vivevi in un mondo a parte fatto di tasche piene e di porte aperte madre insoddisfatta della vita e delle tue spalle coperte non avevi mai lavorato per mangiare lo stesso avevi tutto ciò che si può desiderare, giravi declamandoti infelice a gran voce io ti dicevo che eri fortunata ma non ti davi pace il tuo dramma era scoprire chi eri ma quello è il dramma di ogni uomo ed è più facile soffermarvici sopra a stomaco pieno non immaginavi quanto scotta e quanto è dura portarsi a casa la pagnotta ora lo sai dopo che il papi ha fatto bancarotta, avevi il meglio ma non lo hai apprezzato perchè non possiedi niente se niente ti sei guadagnato e dimmi come ci si sente ora che devi sudarti i beni materiali vedi che hai poco spazio per i problemi esistenziali ora che sei una parta del mondo che ignoravi sei diventata una di quelle pietre che scalciavi! How does it feel? Dimmi come ci sente. How does it feel? A stare sempre da sola. To be on your own. Nè direzione nè casa. With no direction home. Una completa sconosciuta. A complete unknown come una pietra scalciata like a rolling stone
Articolo 31 - Nessuno (1998) - Il Mondo Dove Vivo
Accusami di tutto io sono colpevole a volte ho infierito su chi era più debole, ho infranto delle regole, non sono l’ideale che magari ti aspetti, ma io rifletto in pieno il mondo dove vivo, specialmente i suoi difetti, se è vero che si nasce puri poi ci si sporca crescendo, è difficile restare puliti nuotando tentando di uscire dal fango, sono io il primo a dire che sono sbagliato, ma la mia condotta è il risultato di ciò che mi hanno insegnato, che quindi almeno mi sia tolta la metà della colpa che mi si faccia restituire almeno metà della merda raccolta, c’è chi mi ha detto che i soldi non contano alla fine più di un tot, a me sembra che la storia quaggiù giri tipo juke box, se non infili la moneta non funziona, la musica non suona e c’è ancora la persona con la zappa e quella con la corona, quindi fin da piccolo ho capito che dovevo fare quello che potevo per arrampicarmi sulla vetta del mondo dove vivo;
Rit.: Ti può sembrare una visione egoista e io eccessivo e negativo, ma non è un parere ciò che devo fare per non cadere. Io sono realista questo è il mondo dove vivo e se ne conosci un altro fammelo sapere.
Vivo di ciò che mi nutre e allo stesso tempo mi inquina, spesso mi trovo a fare mattina sul fondo di una lattina e non c’è medicina per questa malattia, il virus corre tutti i giorni nella via sotto casa mia, il menefreghismo, l’egoismo, l’arrivismo tanti gremlins sotto le candide spoglie di un intero organismo, gente allo spasmo che tenta di venire fuori facendosi un mazzo tanto criticati, ostacolati da chi ci ha sempre avuto chi pagava il conto. Ieri ho pensato a un mondo di pace, senza un nemico, senza un confine, senza il concetto di straniero, era un bel pensiero, ma io non c’ero e comunque li non sarei servito a niente, io sono un delitto con l’odio come movente e il rancore come attenuante. Così m’hanno voluto, così m’hanno cresciuto, tutto quello che c’ho avuto l’ho ottenuto senza aiuto, se non dalla famiglia dai fratelli che erano con noi prima dei dischi d’oro, quindi ora è solo con loro che divido i frutti del mio lavoro;
Rit.
Rit.
Essendo un paradosso vivente nel mio egoismo credo nelle idee di condivisione, credo che un giorno una nuova coscienza di massa ci porti a stare tutti bene, ma so anche che ci vorrà parecchio per farlo, so di sicuro che io non sarò ancora in vita per vederlo, a me e a quelli come me tocca fare il possibile per trovare un metodo infallibile, per ritagliare dentro ‘sto macello insostenibile un oasi vivibile a patto di portarsi addosso il peso di un odio tangibile, non che mi piaccia, ma così sarà finché la legge della banconota sarà indiscutibile. Quindi io mi sbatto per la salute del mio pezzettino che sommato a tutti gli altri dà risultato il mondo rendo un posto migliore, la mia vita e quella di chi mi sta accanto, quindi sarebbe già un buon punto se tutti facessero altrettanto, ma nel frattempo devo pensare alle regole che mi hanno fatto imparare, a quella parte del codice da non tramandare, che dice di difendere ciò che è mio e che ti dice dopo vengano gli altri: prima io!
Rit.
Rit.
Eheee, e io vi consiglio di assaggiare un po’ di tutto e ricordatevi che sono le cose per cui lavoriamo giorno e notte perché a noi piace vivere in grande stile come vivono principi e re, giusto? Eh, coraggio andiamo di là
Articolo 31 - Così Com'è (1996) - 2030
Roma 28 Febbraio 2035 ore 18, archivio Nucleo Operativo Comitato Censura Audio, sequestro n 61440031, brano di contenuto sovversivo n 2354779, provenienza Milano blocco Venier, Baraccopoli smantellati, autori processati e condannati a riprogrammazione neuronica, in data 5 Agosto 2031, mix completo. Corre l'anno 2030, e mi ritrovo che di anni quasi ne ho 60, il mio pizzetto è grigio, e di capelli sono senza e Ambra è' il primo presidente donna. Uhuu ! ! Il cielo quasi non si vede più, si esce con la maschera antigas, sull'autobus c'è la business class, e per entrare in chiesa, uhuu, ci vuole il pass. Ormai si parla solo tramite Internet, e il parlamento c'ha la sede ad Hammamet, ci si spara nella metropolitana, fra Nord e Sud c'e' la dogana, pero' tutti si veste Dolce & Gabbana. E la mia mente indietro vola, veloce fila a prima del 2000, tanti anni fa, quando si era in tempo, adesso no, e oltre contro c'erano i pro... perciò... ohh...Tanta nostalgia degli anni '90, quando il mondo era l'arca e noi eravamo Noè, era difficile, ma possibile, non si sapeva dove e come, ma si sapeva ancora perche'. C'era chi aveva voglia, c'era chi stava insieme, c'era chi amava ancora nonostante il male, la musica, c'era la musica, ricordo, la musica, la musica, c'era la musica, la musica. Siamo nell'anno 2030, loro controllano televisione e radio, c'è un comitato di censura audio, valutano, decidono, quello che si, quello che no, ci danno musica innocua, dopo il collaudo, ci danno San Remo, presenta ancora Baudo, con i fiori e la scenografia spettacolare, quest'anno ha vinto Bossi che e' tornato a cantare, corre l'anno 2030, l'Italia ha venduto il Colosseo alla Francia, Venezia affonda, 2030 e un giorno si e uno si scoppia una bomba, 2030 e stiamo senza aria, ma odio ce ne abbiamo in abbondanza, prima divisero Nord e Sud, poi città e città, e, pensa, adesso ognuno e' chiuso nella propria stanza, l'intolleranza danza, non c'e' speranza, oh...Tanta nostalgia degli anni '90, quando il mondo era l'arca e noi eravamo Noe', era difficile, ma possibile, non si sapeva dove e come, ma si sapeva ancora perchè. C'era chi aveva voglia, c'era chi stava insieme, c'era chi amava ancora nonostante il male, la musica, c'era la musica, ricordo, la musica, la musica, c'era la musica, la musica. Questo e' l'anno 2030 qui chi pensa e' in minoranza, ma non ha importanza non serve piu', uhuu, 2030 l'indifferenza e' una virtu' i cyber-nazi fanno uno show in TV, i liberatori picchiano barboni in nome di Gesu', uhuu, l'inno nazionale suona tipo marcia funebre, il sesso virtuale e' piu' salubre in quanto che c'è un virus che si prende tramite il sudore, e in 90 ore si muore, l'HIV in confronto sembra un raffreddore, é un esperimento bellico sfuggito e il risultato e' che nessuno fa l'amore. E io sono fuorilegge in quanto di questo parlo, in quanto penso a quando questo potevamo anche fermarlo adesso è tardi, per un poeta pirata che spera i bei ricordi e ha...Tanta nostalgia degli anni '90, quando il mondo era l'arca e noi eravamo Noe', era difficile, ma possibile, non si sapeva dove e come, ma si sapeva ancora perche'. C'era chi aveva voglia, c'era chi stava insieme, c'era chi amava ancora nonostante il male, la musica, c'era la musica, ricordo, la musica, la musica, c'era la musica, la musica. Tanta nostalgia degli anni '90, quando il mondo era l'arca e noi eravamo Noe', era difficile, ma possibile, non si sapeva dove e come, ma si sapeva ancora perche'. C'era chi aveva voglia, c'era chi stava insieme, c'era chi amava ancora nonostante il male, la musica, c'era la musica, ricordo, la musica, la musica, c'era la musica, la musica...
Articolo 31 - Così Com'è (1996) - Gigugin
Come sei messo? Come sei messo? Come sei messo? Come sei messo? Gi-gi-gi-gi-gigugin, perché il mio cuore adesso batte un tempo swing, gigu-gigu-gigu-gigugin e in testa suona un campanello a festa ...tin ! ...tin !Se non vedo non ci credo, come San Tommaso, perche' l'amore a me m'ha sempre preso per il naso, così pensavo, ero dissuaso, deciso, di infatuazioni e di passioni avrei sempre riso. Poi ho visto quel sorriso e adesso credo anche parecchio, e' come se mi avesse aperto un terzo occhio, e tutto intorno a me sembra diverso e' un universo di sensazioni buone in cui mi sono immerso, e non c'e' verso e non c'e' soluzione, non c'è parola che mi suoni meglio del suo nome, una canzone, dura missione, rispetto alla sua voce le note suonano vuote, senza passione. Ma gigugin, bella gigugin, la cantava il nonno all'osteria, non so la melodia, ma e' una parola che mette allegria, lascia una scia di magia, quindi chiamo lei la mia...Gi-gi-gi-gi-gigugin, perche' il mio cuore batte un tempo swing, gigu-gigu- gigu-gigugin e in testa suona un campanello a festa ...tin ! ...tin ! Gi-gi-gi-gi-gigugin, perche' il mio cuore batte un tempo swing, gigu-gigu-gigu-gigugin e in testa suona un campanello a festa ...tin ! ...tin ! Gigugin ti porterei ogni sera a cena da Chez Maxime, e al Drive In in limousine, come John Lennon farei un bed-in, gigugin, come Dean Martin gingo-gingolin ! That's Amore, conto le ore che ci dividono t'ho appena visto ma non resisto e ti telefono e dopo due minuti che ho messo giu'richiami tu. Frasi che scottano, i desideri piroettano, " ...basta !... :"...oho ti chiamo dopo che gli amici sfottono...", "...dai vieni con noi... pensi sempre a lei... ma ci fai o ci sei... ?", "...andate voi...forse vi raggiungo poi...e' tutto OK mi sento un po' di raffreddore..etchu !...". Non esco gigugin, metto un LP di R&B, ti va le T.L.C., si ?, ferma li che stasera qui cucino io. Sono geloso anche del tuo cuscino io :"...come sei messo... ?", "...sono messo male...confesso... e adesso che l'ho ammesso essere scemo è mio diritto sacrosanto...", "...gia'... !" "e quindi canto..."Gi-gi-gi-gi-gigugin, perche' il mio cuore batte un tempo swing, gigu-gigu-gigu-gigugin e in testa suona un campanello a festa ...tin ! ...tin ! Gi-gi-gi-gi-gigugin, perche' il mio cuore batte un tempo swing, gigu-gigu-gigu-gigugin e in testa suona un campanello a festa ...tin ! E di energie sono pieno, e tiro come un treno, se sto sognando quello che mi sveglia lo meno ! Il sangue corre in testa se mi guarda e se penso al suo seno... zitti ! Non vi riguarda ! E guai a chi s'azzarda a fare una battuta, il sesso fra me e lei e' proprietà privata, è la mia complice, parliamo in codice da un tot di cose gli altri abbiamo escluso è semplice, e sai che c'e' ? Che mi da conforto e' l'aver trovato del pulito in questo mondo sporco, respiro smog e mi sembra aria buona, mi sveglio allegro la mattina, chi è com'ero io prima mi fa pena, ma c'e' un problema irrisolvibile : trovare parole per descriverle quello che provo, e io ci provo ma non ci riesco, è un rompicapo da cui non esco, sono un Clide che passa notti insonni per trovare come dettagliare il proprio amore alla sua Bonnie, ma il mio amore va a zig-zag sul sample, balla il tip-tap tipo Shirley Temple, quindi stile anni '30 canto...Gi-gi-gi-gi-gigugin, perche' il mio cuore batte un tempo swing, gigu-gigu-gigu-gigugin e in testa suona un campanello a festa ...tin ! ...tin ! Gi-gi-gi-gi-gigugin, perche' il mio cuore batte un tempo swing, gigu-gigu-gigu-gigugin e in testa suona un campanello a festa ...tin ! ...tin ! Gi-gi-gi-gi-gigugin, perche'il mio cuore batte un tempo swing, gigu-gigu-gigu-gigugin e in testa suona un campanello a festa ...tin ! ...tin ! Gi-gi-gi-gi-gigugin...
Articolo 31 - Così Com'è (1996) - Con Le Buone
...raccontami una favola... non e' una favola, e' la roba che mi hanno insegnato, messa in pratica...Con le buone si ottiene tutto, e con le buone si ottiene tutto, con le buone si ottiene tutto, devi tenerlo sempre in testa questo e' il trucco.E' venerdì sera e vado fuori a divertirmi, ti pare, devo svagarmi, mi devo rilassare. E' tutta settimana che lavoro come un toro, sono elettrico voglio una Malboro, oppure Màlboro che è più corretto, ma non mi cambia che c'ho vuoto il mio pacchetto, entro nel primo tabaccaio, c'e' un carnaio, mi metto buono in fila, aspetto il turno, intorno guardo. Sono gia' in ritardo, il cassaro e' lento, e uno dietro mi sta infastidendo :"Tipo non spingere, so che pesa l'attesa, ma devi attendere..." e l'atmosfera si fa tesa in quanto il tipo c'ha la tipa e vuole fare il figo, e sembra cosi' teso che per me s'e' fatto un rigo, dice :"...non rompere..." e in aggiunta da' una spinta a un tipo che rovescia il suo caffe' addosso a me : "...Ahia ! ! Scotta, guarda che patacca ! ! Quella si lava ma la rabbia non si smacchia. Quello mi chiede scusa sorridente, e io mi chiedo come starebbe senza un dente, ma... Con le buone si ottiene tutto, e con le buone si ottiene tutto, con le buone si ottiene tutto, non tutti lo sanno purtroppo.Salgo in macchina fumando, la nicotina nuoce ma senza dubbio mi sta calmando, spero che la sera prenda un'altra piega, comunque puzzo di caffe' come una moka, che sfiga. Palettina rossa, macchinina blu, patente, libretto e prego scenda giu' :"E' un controllo ? Ah ! ! Bello ! ! Controllami sto bollo ! !" e durante sto piacevole randez vouz mi svuotano il cassetto del cruscotto, buttando roba dappertutto, uno mi smonta lo specchietto. Guarda nel volante, guarda nel baule, rovesciando il portacenere naturalmente sul sedile : "Perché mi state controllando ?", "Zitto !", "Sta piovigginando !", "Zitto !", "Ho freddo e sto tremando !...". E dopo una mezzora a ribaltarmi la vettura, mi fan la multa perche' andavo senza la cintura ! Ma...Con le buone si ottiene tutto, e con le buone si ottiene tutto, con le buone si ottiene tutto, anche se a volte sembra di ingoiare un rospo. Con le buone si ottiene tutto, e con le buone si ottiene tutto, con le buone si ottiene tutto, anche quando sembra veramente troppo !Uoh, uoh... finalmente arrivo al pub, c'e' un DJ che sta mettendo su del rap, saluto i miei amici : "oh ! non sapete che sera, va... fatemi calmare. Ueh ! Allora ?". Bella l'atmosfera, bella la musica che gira : "Capo ! Portami una birra chiara !", oh che vedono i miei occhi, c'è il tipo del tabacchi, grazie a quello ora puzzo come un Poket Coffee, limona con la tipa tipo Moulinex, ma non mi ha visto, lei si e mi sta guardando fisso e capisco già che è mia quando uno sale su sulla regia e fa :" Caten bang, sono nella jam...sam.. tutturu... tutturu...faccio... come metto play... ti porto hard core... hard core...free style numero uno... fotti stella come gli art. 31."Hey tipo pausa, relax : mo' hai chiamato in causa J Ax, DJ fammi in cat. E poi faccio due rime che strabilio, lo umilio, lo piglio in giro come "Striscia la Notizia" Emilio Fede, la gente ride, lui si rode, la tipa sente e vede, e mi sorride :"Sai, se il mio stile e' afrodisiaco che ci fai ?", scendo dal palco fra gli applausi dei big boy, lei viene a farmi i complimenti, le dico senti :"...ppsstt..." lei dice :"Si, chery, moi oui ! Accidenti !", il tipo s'alza e intesito viene verso me, vuole colpirmi ma io schivo perche' con le buone si ottiene tutto, parliamo, e poi non ti conviene : vedi quanti siamo ? Ma lui insulta la tipa, insulta me, insulta i miei amici e tutta la mia tavolata. Uhe' tipo non sei Van Damme, lui parte con uno schiaffo mi sposto e piglia ste soir, s'alza tutto il mio clan. Prendo la tipa e dico :"Vieni fuori con me, e' meglio perche' al tuo tipo ora spiegheranno che..." .Con le buone si ottiene tutto, e con le buone si ottiene tutto, con le buone si ottiene tutto, comunque non vorrei essere al suo posto !Con le buone si ottiene tutto, e con le buone si ottiene tutto, con le buone si ottiene tutto, altrimenti si rischia e questo e' il succo, e questo e' il succo...
Articolo 31 - Così Com'è (1996) - L'impresa Eccezionale
Dove vai ? Se cerchi in giro non la troverai, la strada e' sempre buia se prima non guardi dentro te...Stamattina sopra la citta' c'era un sole caraibico, ero pieno di energie e di idee, e col proposito di compiere un'impresa eccezionale sono sceso in strada per trovare un socio, forse una guida, qualcuno che mi aiuti a vincere la sfida di realizzare qualcosa che ti faccia ricordare dalla gente, che sia qualcosa di unico e di grande. Così nei pressi dello stagno di Cologno vedo una tipa bella come un sogno che fa il bagno, quindi mi avvicino, porgo la mano : "...piacere sono Ax...", poi le spiego il mio piano. Lei dice :" Ciao io sono Susan dei Fighetti, quando passo lascio i giovanotti cotti, infatti li sconvolgo con il mio sedere, ballo sul cubo come mestiere, sposare un calciatore e' la mia piu' grande aspirazione oltre all'aprire un centro di liposuzione per ballerine...", "...scusa non mi sembra un'impresa a me affine, e poi al ballo e al calcio non son molto incline...".L'impresa eccezionale e' essere normale, che oramai qui da noi non e' piu'banale, l'impresa eccezionale e' essere normale, che non vale realizzare almeno l'essenziale. Dove vai ? Se cerchi in giro non la troverai, la strada e' sempre buia se prima non guardi dentro te...Lascio quindi la tipa e riprendo il mio cammino sul sentiero che da Vimodrone porta da Mago Merlino, entro nel bosco cercando un posto un po' piu' fresco sempre più ossessionato da un'impresa eccezionale, da un ideale, quando noto un fricchettone sotto un pesco che legge "Il Capitale" di Marx, sotto braccio l'Unita', mi saluta a pugno chiuso e poi mi fa :" Ciao sono Giancarlo Cuggiani, io recito, canto e scrivo poi, cioe', so' mmembro der collettivo, girano voci che cerchi soci capaci di compiere imprese eccezionali percio' mi piaci : ho una proposta, se ci vuoi stare, l'unica impresa eccezionale e' la revoluçion compare...", e per iniziare mi propone di occupare l'Esselunga e farne uno spaccio di cibi macrobiotici, e proiettare nel reparto casalinghi una rassegna di film neorealistici austriaci :"...va bene tanto... Carlo ci potrei anche stare...", drin-drin, da sotto il kefia estrae un cellulare :"...uhe' Rene' si non preoccuparti... certo che ci vengo al party... vengo col Range e il Fifi con la Porsche e i puffi..." poi chiude e dice "...devo andare... per la festa del Renato la revoluçion puo' aspettare ! !" .L'impresa eccezionale e' essere normale, che oramai qui da noi non e' più banale, l'impresa eccezionale e' essere normale, che non vale realizzare almeno l'essenziale. Dove vai ? Se cerchi in giro non la troverai, la strada e' sempre buia se prima non guardi dentro te...Ormai si era fatta sera, l'atmosfera era passata da calda e leggera a fredda e nera, nera, nera come il mio umore, avevo quasi rinunciato a cercare quando passando di fianco al castello delle fate vedo un tipo con un chiosco che vende patate fritte, pere cotte, caramelle al latte e mele glassate, mi dice :"...ciao io sono Mario Bianchi senti qua sono studente fuori corso all'universita', so che stai cercando un'impresa eccezionale, posso darti un consiglio in via confidenziale ? Ancora quattro esami e poi mi laureo, faccio due lavori per pagarmi il mutuo, nella casa ho una mamma e una sorella a carico e compro tutto a rate, anche il frigorifero...". A quel punto ho intuito il consiglio che m'avrebbe dato, con rispetto poi l'ho salutato e pensieroso a casa mi sono avviato, sul portone mi sono fermato......a guardare una stella, sono molto preoccupato il silenzio m'ingrossava la cappella. Ho fatto le mie scale tre alla volta, mi son steso sul divano, ho chiuso un poco gli occhi e con dolcezza e' partita la mia mano... L'impresa eccezionale e' essere normale, che oramai qui da noi non e' piu' banale, l'impresa eccezionale e' essere normale, che non vale realizzare almeno l'essenziale. Dove vai ? Se cerchi in giro non la troverai, la strada e' sempre buia se prim a non guardi dentro te...
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